giovedì 31 gennaio 2019

Netflix. Gennaio a tinte noir


Buongiorno lettori, siamo arrivati già alla fine del primo mese del 2019, e ho deciso di inaugurare una nuova pagina del blog dedicata a cosa c'è di interessante su Netflix. 
Non pensate a me come a una critica cinematografica, per carità, mi limiterò a fare un resoconto di cosa ho guardato nel mese appena trascorso, cosa mi è piaciuto e cosa no, e perché. 

SERIE TV


Revenge - 4 stagioni (le prime 3 da 22 episodi, l'ultima da 23 episodi) 
Amanda Clarke, sotto la falsa identità di Emily Thorne, si trasferisce negli Hamptons, in cerca di vendetta sulle persone che hanno distrutto la sua famiglia. Suo padre, David Clarke, un ricco uomo d'affari con il quale ha passato la sua infanzia negli Hamptons, fu accusato, processato e condannato ingiustamente per aver partecipato a un'azione terroristica. Ad incastrarlo furono i Grayson, titolari della "Grayson Global", società della quale David faceva parte, in combutta con molti personaggi a loro vicini. La figlia Amanda invece venne divisa tra famiglie affidatarie e infine rinchiusa in un carcere minorile fino alla maturità. Uscita dal carcere venne accolta nella società da Nolan Ross, amico del padre, che le consegnò una scatola contenente i diari di David. Leggendoli Amanda scoprì la vera storia del padre e, dopo aver scambiato la sua identità con quella dell'amica Emily Thorne, intraprese il suo cammino di vendetta contro tutti i traditori del padre.

Mi sono trascinata questa serie dalle vacanze natalizie fino a gennaio e devo ammettere di averla iniziata con qualche reticenza, perché la trama di poche righe sulla piattaforma era piuttosto scarna. In realtà si è rivelata una serie appassionante, ricca di colpi di scena, certo con qualche cliché sulla bella vita degli Hamptons, ma i protagonisti sono resi umanamente veri, soprattutto Emily/Amanda, che sebbene super addestrata psicologicamente e fisicamente per attuare il suo piano di vendetta, rivelerà momenti di debolezza che me l'hanno fatta amare ancora di più. Qui non vi farete mancare niente: amore, sesso, affari, malavita, sparatorie, pirateria informatica, suicidi o presunti tali, bugie e mezze verità, tutto ruota attorno al fulcro della vendetta ben congegnata della protagonista. Una serie da non perdere. 



Vikings - 5 stagioni (la prima da 9 episodi, seconda e terza 10 episodi, quarta stagione da 20 episodi, quinta stagione per ora 10 episodi, ne saranno rilasciati altri 10 nel corso dell'anno)
La serie, ambientata nel IX secolo tra la Scandinavia e le isole britanniche, racconta in chiave romanzata l’arrivo dei Normanni in Europa, usando come pretesto narrativo le gesta del guerriero leggendario Ragnar Lothbrok. 

Ve ne parlo anche se tecnicamente a gennaio ho guardato la quinta stagione, ma questa serie merita, soprattutto se, come me, siete amanti delle serie a sfondo storico e "in costume d'epoca", con tanto di combattimenti, tradimenti e spargimenti di sangue. Tralasciando qualche incongruenza storica, resta un prodotto valido, i personaggi sono ben caratterizzati, avrete sempre qualcuno per cui fare il tifo e qualcuno da odiare. E poi, vogliamo parlare di quanto è bello il protagonista?? Appunto.


Una serie di sfortunati eventi - 3 stagioni (la prima da 8 episodi, la seconda da 10 episodi, la terza da 7 episodi). La serie è ispirata alla saga in 13 romanzi di Lemony Snicket, e racconta le rocambolesche avventure dei tre orfani Violet, Klaus e Sunny Baudelaire. Vi ricorderete sicuramente un fortunatissimo film del 2004 con Jim Carrey nei panni del conte Olaf, Meryl Streep nella parte di zia Josephine e Jude Law nel ruolo di Lemony Snicket. Bene, la serie tv ripercorre quanto già visto nel film e giunge alla conclusione della vicenda, dando un senso più ampio a tutto. 


Ambientazione stravagante, di epoca indefinita, sicuramente non moderna, personaggi allucinanti, avventure paradossali, risate a non finire. Datemi retta, una commedia (una farsa sotto certi punti di vista) che vi terrà ottima compagnia.


You - 1 stagione (per ora) da 10 episodi 
Joe, manager di una libreria di New York, si innamora di una giovane donna di nome Beck, una sua cliente. Il suo amore, però, si rivela una vera e propria ossessione, tanto da trasformare Joe in un violento maniaco. 

Ispirata al romanzo "Tu" di Caroline Kepnes, la serie tv racconta dal punto di vista del protagonista, in prima persona, l'evolversi di una pericolosissima ossessione amorosa

Lui lo ricorderete nei panni del romantico e imbranato Dan Humphrey di Gossip Girl, diciamo che il tipo gli si addice, anche in questa serie. Amante dei libri, lavora in libreria, restaura libri antichi, si direbbe un'anima sensibile. E invece nasconde un cuore nero, passioni torbide, un passato oscuro e tormentato e... Niente, se no vi rivelo il finale. Però, un bel prodotto, carico di suspense. Attendo con ansia il seguito.


Travelers - 3 stagioni ( le prime due da 12 episodi, l'ultima da 10)
In un futuro post apocalittico, migliaia di agenti speciali hanno il compito di impedire il collasso della società. Questi agenti operativi, conosciuti come viaggiatori, hanno inviato le loro coscienze indietro nel tempo e trasferite nel corpo di individui del presente sul punto di morire, per minimizzare l'impatto inaspettato sulla linea temporale. Il trasferimento richiede la posizione esatta del bersaglio, resa possibile dagli smartphone e dai GPS del XXI secolo. Preparati utilizzando i social media e documenti pubblici relativi ai loro obiettivi, ogni viaggiatore deve mantenere la vita preesistente dell'ospite come copertura per il resto della sua esistenza, mentre svolge missioni in gruppi di cinque. Queste missioni sono dettate dal Direttore, un'intelligenza artificiale del futuro che monitora la cronologia, volta a salvare il mondo da una serie di eventi catastrofici.

Io amo le ambientazioni distopiche e post-apocalittiche, e l'idea di base di questa serie tv l'ho trovata geniale. Certo, non dovremmo aver bisogno di viaggiatori venuti dal futuro per capire che con l'inquinamento, le guerre, la sovrappopolazione, eccetera, stiamo mandando a rotoli la vivibilità del nostro pianeta, ma se qualcuno, col senno di poi, potesse tornare indietro e impedire le peggiori catastrofi? Gli episodi sono disseminati di allusioni a un futuro in cui il paesaggio è diventato una desolata landa di ghiaccio, gli animali sono per lo più estinti e i pochi esseri umani scampati all'estinzione sono diventati vegani. Un futuro in cui le persone vengono chiamate per numero, in cui alcuni volontari vengono addestrati per diventare viaggiatori e, in nome della MISSIONE, devono riadattarsi dentro un corpo e una vita che non sono le loro, con tutti i pro e i contro della nostra epoca. Non mancheranno colpi di scena, fazioni che tradiscono, ostracismo da parte dei servizi speciali americani. C'è molto da ridere e molto su cui riflettere. 


The Haunting of Hill House - 1 stagione da 10 episodi
Scordatevi il romanzo di Shirley Jackson e il film "Presenze" del 1999. Hill House è la casa che una famiglia decide di comprare e ristrutturare nel corso di un'estate per poi rivenderla. Quello che non sanno, ovviamente, è che Hill House è infestata dai fantasmi.

Tralasciando le connotazioni horror che possono piacere o meno, la mini serie alterna presente e passato raccontando i complicati rapporti familiari, e le cicatrici di quell'estate inquietante, segnata dalle visioni e dalla morte, che ognuno si porta appresso, giungendo a un finale in cui, alludendo in maniera sottile e magistrale a una concezione non lineare del tempo, si svelano le verità terribili sulla casa e sui fantasmi che la infestano. Un horror che spaventa senza orchestrare complicate scenografie, con il ritmo narrativo e la suspense dosate al meglio. 





FILM
 Nick e Amy Dunne sono giovani e brillanti; una coppia apparentemente invidiabile. In realtà, i due mal si adattano alla vita della cittadina di provincia, dove sono stati costretti a trasferirsi a causa della malattia della madre di Nick e dopo aver perso il lavoro e la casa di New York. Soprattutto Amy, piuttosto viziata e capricciosa, fatica ad abituarsi alle ristrettezze economiche e alla mancanza degli agi cui era abituata. Poi, nel giorno del loro quinto anniversario di matrimonio, Amy scompare. Per Nick inizia l'incubo dei sospetti come primo indiziato: è privo di alibi e tutte le prove sembrano indicare lui come possibile assassino della moglie. Nick nega tutto e, per difendersi, avvia un'indagine parallela per scoprire cosa sia successo in realtà...

In questo film, tratto dal romanzo "L'amore bugiardo" di Gillian Flynn (il libro è tra quelli che leggerò a febbraio), la verità non è quella che sembra, almeno all'inizio. Mentre la polizia, i vicini e il paese intero che guarda le dirette tv e gli show in prima serata, puntano il dito contro Nick, si svelano a poco a poco le carte in tavola. Quello che all'inizio sembra un banale delitto passionale, diventa un angosciante vortice di false piste, menzogne, sospetti e tradimenti. Devo ammettere che da tempo non vedevo un film che indaga così a fondo un rapporto di coppia perverso e ambiguo, ai limiti del surreale; il finale lascia a bocca aperta per quanto smaschera l'ipocrisia insita nel matrimonio di facciata, e nei sorrisi di circostanza davanti a un pubblico che applaude. 


Bird Box, tratto dall'omonimo romanzo di Josh Malerman, è un horror fantascientifico che vede Sandra Bullock, nei panni di Malorie, lottare contro un'invasione aliena. La donna, madre di due bambini, farà di tutto per mettere in salvo i propri figli dalle sinistre creature extraterrestri, che tramite il contatto visivo causano una furia violenta negli esseri umani, portandoli alla pazzia. Con gli occhi bendati, la famiglia dovrà imbarcarsi in un viaggio di sopravvivenza per non soccombere alla minaccia.
Lo so, lo so, diciamo sempre di averne abbastanza dei survival horror e invece continuiamo a guardarli ogni volta che escono. Questo non fa eccezione per me, più che altro ero curiosa di capire cosa c'era di nuovo in giro e poi Sandra Bullock è un'attrice che adoro. 

Andando oltre al fatto nudo e crudo dell'apocalisse aliena che spinge le persone a suicidarsi, anche se effettivamente il film non approfondisce il come e il perché, l'aspetto che ho preferito del film è stato il percorso di crescita di una donna che, se prima dell'apocalisse era titubante su come gestire una gravidanza indesiderata, si ritrova a dover crescere due bambini in un mondo più che mai ostile. Dai modi un po' bruschi in nome della lotta per la sopravvivenza, traspare comunque una protagonista coraggiosa, che solo alla fine, una volta in salvo, si sbottonerà un po' quella armatura per dare di sé l'immagine della madre amorevole. 







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