domenica 19 maggio 2019

Netflix. Aprile di grande entusiasmo tra serie cancellate e novità da non perdere.

Cari Netflix-addicted, per fortuna aprile si è rivelato un mese interessante, soprattutto dopo un marzo carico di delusioni sotto ogni punto di vista.
Si è chiuso, con mio grande rammarico, il cerchio di Z Nation, una serie tv che ho seguito appassionatamente negli anni, ma in fin dei conti credo sia una scelta azzeccata per evitare che si trasformasse in una storia potenzialmente infinita (e di una noia mortale) come TWD.
Ma è stato anche un mese di piacevoli scoperte nel catalogo delle novità di Netflix.



                                                                              
Z Nation - 5 stagioni da 13/15 episodi
La stagione che chiude la serie è coerente con gli elementi un po' trash e tanto splatter che la contraddistinguono. Lontana dagli stereotipi postapocalittici a cui ci hanno abituato serie molto più famose, piena di personaggi indimenticabili e con una trama molto creativa, in cui i momenti drammatici e ad alta suspense sono astutamente intervallati da scene ai limiti della comicità. Mi è dispiaciuto dire addio a Murphy, Warren, Doc, Addy e 10mila, ma la conclusione è degna quanto tutto il resto del pacchetto.

                                                                         
Le terrificanti avventure di Sabrina - 1 stagione da 22 episodi divisa in due parti, in corso
Dimenticatevi della dolce Sabrina Vita da strega della fine degli anni 90. Entrambe si ispirano al personaggio degli Archie Comics, ma i risvolti qui sono decisamente horror. La sedicenne Sabrina, metà strega metà umana, deve decidere se votare la propria anima e la propria vita al Signore Oscuro. Non è una scelta facile, dovrebbe rinunciare alle persone che fanno parte della metà "umana" della sua vita, e Satana non scende a compromessi. La trama è accattivante, i personaggi pure, insomma nel calderone ci sono tutti gli ingredienti per una serie tv ricca e gustosa.


Pretty Little Liars - 7 stagioni da 20/25 episodi
Non sono esattamente una fanatica dei teen drama, eppure questa serie tv mi ha tenuta incollata senza riposo per quasi due mesi. Perché?? Me lo sono chiesta spesso, nel corso di alcune puntate in cui gli avvenimenti rasentano il surreale, con presunti morti che ricompaiono, imprevedibili legami di parentela, gemelle di cui non si sapeva nulla che sbucano all'improvviso, disturbi mentali genetici o contagiosi, giochetti ed enigmi maldestramente risolti, ma soprattutto mi chiedo perché 5 adolescenti terrorizzate da un anonimo malato di mente non si rivolgono alla polizia?? Non esiste risposta, posso solo dirvi che la trama è costruita ad arte per far desiderare di sapere a tutti i costi come evolverà la faccenda. Anche quando è surreale.


Ci mancava solo Nick - 1 stagione da 10 episodi, in corso
La giovane Nick si presenta a casa dei Thompson affermando di essere stata appena affidata a loro, in quanto parenti più prossimi, dopo la tragica morte dei suoi genitori. Niente di più lontano dal vero, visto che Nick è solo una piccola truffatrice...
Non vi aspettate granché da questa sit-com, né per quanto riguarda la trama né per la capacità di recitazione dei protagonisti. Ma va bene per farsi due risate la domenica pomeriggio mentre fuori piove. Godibile, comica, ma superficiale. Non regge il confronto con altri titoli come, ad esempio, New Girl.


Touch - 2 stagioni da 13 episodi
La trama di questa serie tv mi ammiccava da qualche settimana. Io, quella fissata con le sequenze di numeri e con una passione morbosa per i bambini prodigio, mi sono lasciata incantare dai presupposti. Però questa serie, partita con uno sviluppo intrigante a metà strada da un Butterfly Effect e un Final Destination, ha iniziato a tendere nel corso della seconda stagione a un misticismo un po' eccessivo. Un vero peccato, perché c'erano tutti gli elementi per farne un discreto successo.


 Il nome della rosa - miniserie da 8 episodi
Mi sono approcciata a questa miniserie con un po' di scetticismo, con la paura di vedere una trama complessa come quella del romanzo riadattata in maniera superficiale. Ho dovuto ricredermi. Il personaggio di Guglielmo da Baskerville è riprodotto fedelmente: affascinante, colto, con uno spiccato sesto senso nel riannodare i fili logici che lo condurranno a svelare l'intrigo che c'è dietro ai brutali omicidi del convento. Anche i personaggi di contorno sono ben sviluppati, ma la vera chicca è che, rispetto al film del 1986, si dà molto più risalto alla cornice storica, con particolare riferimento al movimento eretico dei dolciniani. L'ambientazione è fedele al romanzo, come anche l'atmosfera di suspense e di mistero. Non me l'aspettavo ma si tratta davvero di una delle novità di Netflix assolutamente da non perdere.




Recensione. "Oltre l'inverno" di Isabel Allende. Il crollo di un mito.

Buongiorno lettori, oggi vi parlo brevemente di un libro che ho corteggiato a lungo ma di cui ho sempre rimandato la lettura per timore di una grande delusione. Avevo ragione. Io ho amato tutti i romanzi di Isabel Allende dei suoi primi trent'anni di carriera, da La casa degli spiriti a Ritratto in Seppia, da Eva Luna a Inès dell'anima mia. Poi, all'improvviso, c'è stato un brusco calo di qualità, prima con Il gioco di Ripper, poi con L'amante giapponese
Mi sono detta "Le do un'altra chance, leggo Oltre l'inverno". Che errore madornale, il mio mito è definitivamente crollato


Trama:

Lucía, cilena espatriata in Canada negli anni del brutale insediamento di Pinochet, ha una storia segnata da profonde cicatrici: la sparizione del fratello all'inizio del regime, un matrimonio fallito, una battaglia contro il cancro, ma ha anche una figlia indipendente e vitale e molta voglia di lasciarsi alle spalle l'inverno. E quando arriva a Brooklyn per un semestre come visiting professor si predispone con saggezza a godere della vita. Richard è un professore universitario spigoloso e appartato. Anche a lui la vita ha lasciato profonde ferite, inutilmente annegate nell'alcol e ora lenite solo dal ferreo autocontrollo con cui gestisce la sua solitudine; la morte di due figli e il suicidio della moglie l'hanno anestetizzato, ma la scossa che gli darà la fresca e spontanea vitalità di Lucía restituirà un senso alla sua esistenza. La giovanissima Evelyn è dovuta fuggire dal Guatemala dove era diventata l'obiettivo di pericolose gang criminali. Arrivata avventurosamente negli Stati Uniti, trova impiego presso una facoltosa famiglia dagli equilibri particolarmente violenti: un figlio disabile rifiutato dal padre, una madre vittima di abusi da parte del marito e alcolizzata, un padre coinvolto in loschi traffici. Un incidente d'auto e il ritrovamento di un cadavere nel bagagliaio della macchina che saranno costretti a far sparire uniranno i destini dei tre protagonisti per alcuni lunghi giorni in cui si scatena una memorabile tempesta di neve che li terrà sotto assedio.


La vicenda che ha luogo a Brooklyn, il tamponamento, la neve, l'elemento "thriller", sono solo il pretesto narrativo per rivangare nelle memorie dei tre protagonisti, Evelyn, Richard e Lucìa. 
I tre personaggi non potrebbero essere più diversi tra loro, eppure ad accomunarli c'è un passato di disordini sociali, lutti, perdite, migrazione e sofferenze.
Tutti temi cari a Isabel Allende, che nel fiore della sua carriera ha saputo sviscerarli creando una magia narrativa unica nel suo genere. Ho ritrovato anche qui personaggi di un certo spessore emotivo, una narrazione lenta e coinvolgente, la passione e la vitalità che hanno sempre contraddistinto i protagonisti delle sue storie senza mai cadere nel sentimentalismo stucchevole.
Ma, e non sapete quanto mi dispiace dirlo, siamo ben lontani dalla commozione che ho provato leggendo le sue prime opere.
Credo che a rovinare l'atmosfera che è sempre stata bravissima a creare sia l'inserimento dell'elemento noir che, a parer mio, non è proprio nelle sue corde.
In questo romanzo ci sono qua e là scene di grande effetto, sia tra le memorie dei protagonisti sia all'interno della narrazione al presente, ma sono condensate in poche pagine e non emergono abbastanza rispetto allo snodarsi della trama.
I richiami alla situazione sociale e politica americana, alla xenofobia, al traffico illegale che fa da contorno all'immigrazione clandestina, non mi hanno coinvolto, non mi hanno fatto provare empatia con i personaggi; in alcuni punti del libro mi sono sembrati dei vuoti narrativi colmati da informazioni sciorinate alla maniera di un volantino elettorale.
Non so quale demone l'abbia lusingata a farsi trascinare dalla moda dei gialli, ma preferirei che tornasse a raccontare dell'America Latina con quel realismo magico che è il suo marchio di fabbrica.


sabato 18 maggio 2019

Bibliografia a tema "INTRIGHI"


Scomparsa”, Chevy Stevens. 364 pagg.
È una mattina d'estate qualunque per la giovane agente immobiliare Annie O'Sullivan quando si presenta un potenziale acquirente dal sorriso gentile. Non è così. L'uomo le punta una pistola addosso e, dopo averla drogata, la chiude in un furgone. Al risveglio, Annie scopre di essere stata portata in una casa sperduta tra le montagne. Dove si trova? E chi è quell'uomo? Intrecciato con la storia dell'anno di prigionia che viene svelata durante gli incontri con la psichiatra - un secondo filo narrativo racconta l'incubo del ritorno dopo la liberazione: la lotta di Annie per ricomporre un'esistenza ormai spezzata, le ricerche della polizia per identificare il rapitore e il turbamento per la consapevolezza che questa esperienza, sebbene conclusa, è molto lontana dall'essere superata.

Dalia Nera”, James Ellroy. 394 pagg.
Non si muovono certo in un mondo di illusioni Lee e Dwight, poliziotti, pugili, amici. Eppure è un orrido delitto a sconvolgere per sempre la loro vita: il massacro di Elizabeth Short, la "Dalia Nera", ragazza leggera, allegra, imprudente, prostituta a tempo perso. Una delle tante vittime consenzienti dello show business e soprattutto di sé stessa. E quando Lee scompare misteriosamente, per Dwight le indagini si trasformano in una tremenda ossessione.

L'amore bugiardo”, Gillian Flynn. 462 pagg.
Amy e Nick si incontrano a una festa in una gelida sera di gennaio. Uno scambio di sguardi ed è subito amore. Fino a che, la mattina del loro quinto anniversario, Amy scompare. È in quel momento, con le tracce di sangue e i segni di colluttazione a sfregiare la simmetria del salotto, che la vera storia del matrimonio di Amy e Nick ha inizio. Che fine ha fatto Amy? Quale segreto nasconde il diario che teneva con tanta cura? Chi è davvero Nick Dunne? Un marito devoto schiacciato dall'angoscia, o un cinico mentitore e violento, forse addirittura un assassino? Raccontato dalle voci alternate di Nick e Amy, "L'amore bugiardo" è una incursione nel lato oscuro del matrimonio.

La fidanzata perfetta”, Karen Hamilton. 283 pagg.
È sera e Juliette sta preparando un piatto speciale al curry per il suo fidanzato. Ma quando Nate rientra a casa e non ricambia il suo abbraccio, Juliette capisce subito che qualcosa non va. "Ho bisogno di spazio" esordisce e, mentre le comunica che la loro storia è finita, Juliette deve aggrapparsi al piano della cucina per non cadere. E sette mesi dopo, non pensa ad altro che a riportarlo nella sua vita. Con ogni mezzo. “Attieniti al piano. Attieniti al piano. Se non ti prepari, ti prepari a fallire": è questo il mantra che Juliette ripete tra sé mentre Nate sta per cadere in trappola come una falena vicina alla luce. Ma chi è veramente Nate? E quali ombre stanno riaffiorando nella mente di Juliette?

La ragazza del treno”, Paula Hawkins. 306 pagg.
La vita di Rachel non è di quelle che vorresti spiare. Vive sola, non ha amici, e ogni mattina prende lo stesso treno, che la porta dalla periferia di Londra al suo grigio lavoro in città. Seduta accanto al finestrino, può osservare, non vista, una coppia, un uomo e una donna senza nome che ogni mattina fanno colazione in veranda. Ma una mattina Rachel, su quella veranda, vede qualcosa che non dovrebbe vedere. E da quel momento per lei cambia tutto. La rassicurante invenzione di Jess e Jason si sgretola, e la sua stessa vita diventerà inestricabilmente legata a quella della coppia. Ma che cos'ha visto davvero Rachel?

L'altra donna”, Susan Crawford. 294 pagg.
È un giorno di neve quando la macchina di Joe slitta sul ghiaccio e lo schianto contro un albero lo uccide sul colpo. La donna che è al suo fianco non avrebbe mai dovuto trovarsi lì, in quella macchina, accanto a quell'uomo che non è suo marito. Così davanti a Dorrie si spalanca l'abisso: cosa fare? Salvare la propria vita o almeno le sue apparenze; oppure scendere da quella macchina, abbandonare l'uomo che ha amato, e uscire di scena? In una frazione di secondo, d'istinto, Dorrie abbandona l'auto. Peccato che la moglie di Joe, la donna da cui lui tornava a casa tutte le sere, sembri decisa ad andare fino in fondo. Dorrie ha paura. Che ne sarà della sua vita perfetta?

Non ti faccio niente”, Paola Barbato. 420 pagg.
1983. Trentadue bambini in sedici anni. Tutti tenuti per tre giorni da un uomo che cerca di realizzare i loro desideri e li restituisce alla famiglia, felici. Quando la polizia comincia a collegare i rapimenti lampo, l'uomo scompare. 2015. Scompare Greta, la figlia di Remo Polimanti, come lui era scomparso trent'anni prima. Anche lei viene subito restituita alla famiglia, ma priva di vita. Greta non è che la tappa iniziale di una scia di sangue che collega i figli dei bambini rapiti anni prima. Ma perché il rapitore "buono" si è trasformato in un assassino? O forse c'è qualcuno che intende emularlo. O sfidarlo. O punirlo.

Imperium”, Robert Harris. 347 pagg.
Cicerone era un avvocato promettente, oltre che un affascinante oratore. Non discendeva da una delle grandi famiglie aristocratiche, non poteva presentare il conto dei favori politici elargiti dai suoi antenati, non disponeva delle enormi ricchezze di Crasso. A raccontare la sua straordinaria vicenda è il fedele Tirone, il segretario particolare sempre al suo fianco nei momenti più radiosi e in quelli più difficili, testimone dei suoi incontri privati e latore dei suoi messaggi segreti.

Rebecca, la prima moglie”, Daphne Du Maurier. 383 pagg.
Una giovane dama di compagnia in vacanza a Montecarlo; Maxim de Winter, un affascinante vedovo che le propone di sposarlo; Manderley, un'inquietante castello della Cornovaglia che sembra vivere nel ricordo di Rebecca, defunta moglie del giovane sposo, la cui inquietante presenza incombe sulla nuova coppia ogni giorno di più. Ma il racconto è soprattutto l'indimenticabile storia di una giovane donna consumata dall'amore e alla disperata ricerca della sua identità.

La contessa nera”, Rebecca Johns. 323 pagg.
Ungheria, 1611. L'alba illumina l'imponente castello di Csejthe. Nella torre più alta, una donna completamente vestita di nero è sveglia da ore. Murata viva in una stanza fino alla morte: così ha decretato il conte palatino. Ma chi è davvero la donna imprigionata tra le gelide pietre di Csejthe? È solo vittima di una cospirazione per toglierle il potere? O il male è l'unico modo per Erzsébet di sopravvivere in un mondo dominato dagli uomini? La contessa nera si ispira alla figura della prima serial killer della storia, Erzsébet Bàthory, la contessa sanguinaria. Padrona spietata, torturatrice di centinaia di giovani donne, assassina crudele.

Odessa Star”, Herman Koch. 317 pagg.
C'è una cosa più triste di arrivare a cinquant'anni e accorgersi di non aver realizzato i propri sogni: lamentarsene. E lamentarsi è proprio quello che Fred Moorman fa in continuazione, travolto dalla più classica delle crisi di mezza età. Quando però una sera, in un cinema di Amsterdam, Fred riconosce Max G. un vecchio compagno di scuola scapestrato e poco promettente e lo trova impeccabilmente vestito, sicuro di sé, in compagnia di una donna meravigliosa e scortato da un gorilla armato, non può che lamentarsi, per l'ennesima volta, di aver sbagliato tutto nella vita. È disposto a tutto per recuperare l'ammirazione del figlio e la stima della moglie, per cui stringe amicizia con Max e la sua guardia del corpo, Richard. Ma quando Fred capisce di essersi spinto troppo oltre e cerca di prendere le distanze da quelle compagnie, una verità inaspettata verrà a galla.