giovedì 14 marzo 2019

Netflix. Febbraio, affari (il)legali e supereroi.

Buonasera lettori e Netflix addicted. Avrei voluto scrivere questo post l'ultimo giorno di febbraio o al massimo i primissimi giorni di marzo, ma alla fine ho preferito terminare la serie tv che avevo iniziato per averne un quadro più completo e potervene parlare. 
Come si evince dal titolo il mio febbraio su Netflix è stato popolato da serie tv che hanno come tema portante la linea di confine tra ciò che è legale e ciò che non lo è, che a noi comuni mortali può sembrare una linea rigorosa e decisa in base alla Costituzione e alle leggi sociali. In realtà per certi personaggi, che hanno fatto della legge il proprio mestiere, questa linea di confine è sottilissima, tanto più perché conoscono benissimo tutti i sotterfugi per aggirare la legge. Avrete intuito che i personaggi che ho seguito in questo mese nelle loro avventure sono perlopiù avvocati, ma sono invischiati anche politici, tutori dell'ordine e loschi e potenti imprenditori. 

How to get away with murder - 3 stagioni da 15 episodi, in corso. 
Cosa succede se una stimata avvocatessa che insegna Legge in una prestigiosa università si ritrova a dover coprire le tracce di un assassinio, i cui artefici sono proprio i suoi cinque più brillanti studenti scelti per assisterla nei casi giudiziari?
Lo scoprirete in questa serie mozzafiato che alterna continui flashback e flashforward a casi giudiziari sempre diversi, con un crescendo di suspense e un nemico diverso per ogni stagione. Da non perdere.


Better call Saul - 4 stagioni da 10 episodi, in corso.
Se avete amato Breaking bad, non potete non amare questo prequel incentrato sulla storia del personaggio di Saul Goodman, che parte da quando usava ancora il suo nome legale, James McGill, e cercava di affermarsi come avvocato. Una salita ripidissima per scalare il vertice gerarchico dei big di Albuquerque, utilizzando ogni escamotage possibile per volgere le leggi a suo favore e spesso e volentieri violandole per ottenere dei vantaggi. Da scompisciarsi dalle risate. 



Bloodline - 3 stagioni (1x13, 2x10, 3x10)
Quella dei Rayburn è una famiglia numerosa e compatta, stimata dalla società e che ha creato dal niente un impero turistico sulla costa della Florida. 
Peccato, però, che sotto la superficie nascondono tremendi segreti, che si sveleranno pian piano nel corso della storia. Omicidi, tradimenti, complotti, omertà e corruzione ne fanno una serie bella tosta. I personaggi sono ben costruiti, con tutte le loro debolezze e virtù. 
"We are not bad people. But we did a bad thing"


The Punisher - 2 stagioni da 13 episodi, cancellata.
Con la seconda stagione di Punisher e, a breve, anche la seconda stagione di Jessica Jones, Netflix chiude il circuito delle serie tv Marvel. Non avete idea di quanto ho bestemmiato riguardo a questa scelta, per me tuttora inspiegabile. Tra l'altro, proprio Frank Castle è stato uno dei protagonisti che ho amato di più, secondo solo a Daredevil. L'ex marine cazzutissimo, col suo codice etico, la sua voce ruvida e quel modo di scuotere tutto il busto mentre ragiona che mi fa sempre tanta tenerezza, ha una giovane e ingenua ragazza da proteggere contro un nuovo nemico, mentre il suo conto in sospeso con Billy Russo si chiude in maniera inaspettata.




SERIE TV CHE HO INTERROTTO

Grenseland.
Mi attirava l'idea di un giallo consistente ambientato nei paesi scandinavi, ma già dalle prime puntate perdevo il filo della storia. Nomi impronunciabili e difficili da ricordare, ritmo lento, insomma questa serie non era come me l'aspettavo e alla terza puntata ci ho mollato.






The Reign.
Esaltata dall'idea della prossima uscita al cinema di un film incentrato sulla figura di Maria Stuarda regina di Scozia, avevo pensato di guardare intanto una versione a puntate.
Non l'avessi mai fatto. Di storico questa serie non ha NIENTE, è solo un teen drama in costume. Se volete la Storia con la S maiuscola cercate da un'altra parte. Qui vedrete solo ragazze viziate e capricciose con pretese da regina sfilare in costume d'epoca. 

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