martedì 2 aprile 2019

Bibliografia a tema. MIGRAZIONI

"Non dirmi che hai paura", Giuseppe Catozzella. 236 pagg.
Samia è una ragazzina di Mogadiscio e ha la corsa nel sangue. Una notte parte, a piedi, rincorrendo la libertà e il sogno di vincere le Olimpiadi. Sola, intraprende il viaggio di ottomila chilometri, l'odissea dei migranti dall'Etiopia al Sudan e, attraverso il Sahara, alla Libia, per arrivare via mare in Italia.

"Nel mare ci sono i coccodrilli", Fabio Geda. 155 pagg.
L'incredibile viaggio di Enaiatollah Akbari che lo porterà dall'Afghanistan in Italia passando per l'Iran, la Turchia e la Grecia. Un'odissea che lo ha messo in contatto con la miseria e la nobiltà degli uomini, e che, nonostante tutto, non è riuscita a fargli perdere l'ironia né a cancellargli dal volto il suo formidabile sorriso.

"L'ultimo arrivato", Marco Balzano. 205 pagg.
La storia di un bambino di 9 anni, Ninetto detto pelleossa, che abbandona la Sicilia e si reca a Milano, lasciando dietro di sé una madre ridotta al silenzio e un padre che preferisce saperlo lontano ma con almeno un cenno di futuro. Quando arriva a destinazione, davanti agli occhi del bambino si spalanca il nuovo mondo, la scoperta della vita e di sé.

"Adua", Igiaba Scego. 192 pagg.
Adua, emigrata dalla Somalia e sfuggita dai rigori paterni e dalla dittatura comunista, approda a Roma inseguendo il miraggio del cinema. Purtroppo l'unico film da lei interpretato, un porno soft dal titolo "Femmina somala", sarà fonte solo di umiliazione e vergogna. Solo adesso Adua si sente pronta a riprendere in mano la sua vita.

"Vita", Melania G. Mazzucco. 462 pagg.
Nel 1903 Vita e Diamante, 9 anni lei, dodici lui, sbarcano a New York. Dalla miseria delle campagne del Mezzogiorno vengono catapultati in una metropoli moderna, caotica e ostile. Li aspettano sopraffazione, violenza, tradimento. Ma anche occasioni di riscatto, la scoperta dell'amicizia e, soprattutto, l'amore.

"Partire", Tahar Ben Jelloun. 268 pagg.
Per Azel la vita a Tangeri non permette molto, partire è l'unica salvezza possibile. Ma anche partire è difficile, rischioso e richiede compromessi. Sembra non esserci scampo per la dignità, in questo mondo di opportunismi, prostituzione, clandestinità, sessualità tradita. Per fortuna ci sono i sogni.

"Exit West", Moshin Hamid. 150 pagg.
Nadia e Saeed vogliono tenere in vita il loro amore giovane e fragile mentre la guerra civile divora strade, case, persone. Inizia così il viaggio, il tentativo di sopravvivere a un mondo che li vuole morti, di restare umani in un tempo che li vuole ridurre a problema da risolvere, di restare uniti quando ogni cosa viene strappata via.

"La ragazza con la Leica", Helena Janeczek. 320 pagg.
Un flusso che allaccia epoche e luoghi lontani, restituendo vita alle istantanee di quei ragazzi degli anni Trenta alle prese con la crisi economica, l'ascesa del nazismo, l'ostilità verso i rifugiati che in Francia colpiva soprattutto chi era ebreo e di sinistra, come loro. Ma per chi l'ha amata, quella giovinezza resta il tempo in cui, finché Gerda Taro è vissuta, tutto sembrava ancora possibile.

"Il mare nasconde le stelle". Francesca Barra. 150 pagg.
Remon è un ragazzo di 14 anni che sta fuggendo dal suo paese, l'Egitto, dall'odio e dalla intolleranza che hanno cambiato la sua vita all'improvviso: perché Remon è cristiano ed è stato costretto a scappare senza dire addio alla sua famiglia. In Italia Remon ritrova la speranza e il coraggio di sorridere ancora, senza dimenticare da dove viene, ma forte della scoperta che a volte anche dal mare si può volare. 

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