venerdì 4 novembre 2016

Paura e delirio a Londra, "La casa dei fantasmi" e "La ragazza del treno"

Buonasera lettori! Stasera vi parlo di due thriller ambientati in Inghilterra che mi hanno tenuta incollata alle pagine, uno dietro l'altro, "La casa dei fantasmi" di John Boyne e "La ragazza del treno" di Paula Hawkins.

Trama:
La vita cambia all’improvviso per Eliza Caine. Un’infreddatura le porta via il padre che, a dispetto di una brutta tosse, ha voluto ad ogni costo assistere a una lettura pubblica di Charles Dickens in una sera di pioggia londinese. Disperata, Eliza risponde d’impulso a un annuncio misterioso che la conduce a Gaudlin Hall, dove diventa l’istitutrice di Isabella ed Eustace, due bambini deliziosi ma elusivi. Nella grande casa sembra che non ci siano adulti, i genitori dei piccoli Westerley sono di fatto assenti in seguito al terribile epilogo di una storia di abusi, ossessioni e gelosie. Ma contrariamente a quel che sembra, non è il silenzio a regnare: in quelle stanze vuote spadroneggia un’entità feroce e spietata, decisa a imporsi sulla donna per impedirle di occuparsi dei bambini.


Per una volta ho sorvolato sulla copertina e il titolo che non mi ispiravano niente di promettente, e sulla trama in quarta di copertina, che sembrava ricalcare il tipico cliché dell'istitutrice che racconta in prima persona le sue disavventure in una casa infestata dai fantasmi. E invece ho trovato l'introduzione molto accattivante, con Sir Dickens in persona che legge un racconto dell'orrore in una sala pubblica, per non parlare dello stile descrittivo dell'autore che sembra catapultarti direttamente tra le strade umide e sporche di Londra, con la nebbia che aleggia e sembra nascondere chissà quali misteri. Contrariamente ad altre ghost stories simili a questa, il passato della protagonista e le circostanze che la conducono alla scelta di andare incontro a un destino incerto e tremendo sono tratteggiate con dovizia di particolari, suscitano emozioni intense con cui si entra subito in sintonia, e sono utili ai fini della narrazione.
I segnali di una presenza ostile non visibile agli occhi cominciano molto presto, in un crescendo di orrore, in cui le rivelazioni della vera natura dell'entità che infesta la casa sono dosate con maestria attraverso le testimonianze a volte contraddittorie delle persone coinvolte. Ho trovato molto nelle mie corde anche l'evidente contrapposizione tra il sudiciume e lo squallore di una Londra che si sta industrializzando e la genuinità dell'aria della campagna.
L'ispirazione al classico del gotico Il giro di vite e, mi vien da dire, all'umorismo noir de L'Abbazia di Northanger, mi è parsa piuttosto evidente, eppure Boyne ha uno stile tutto suo che riesce a rendere perfettamente inquietante tutta la faccenda, e soprattutto i bambini Isabella ed Eustace. Miss Caine si rivela essere una giovane donna coraggiosa e intraprendente, affezionatissima ai bambini e innamorata del proprio lavoro che sente come una missione di vitale importanza. Il finale era abbastanza prevedibile ma le ultime righe mi hanno davvero mozzato il fiato per la sorpresa.




Trama:
La vita di Rachel non è di quelle che vorresti spiare. Vive sola, non ha amici, e ogni mattina prende lo stesso treno, che la porta dalla periferia di Londra al suo grigio lavoro in città. Quel viaggio sempre uguale è il momento preferito della sua giornata. Seduta accanto al finestrino, può osservare, non vista,  le case e le strade che scorrono fuori e, quando il treno si ferma puntualmente a uno stop, può spiare una coppia, un uomo e una donna senza nome che ogni mattina fanno colazione in veranda. Un appuntamento cui Rachel, nella sua solitudine, si è affezionata. Li osserva, immagina le loro vite, ha perfino dato loro un nome: per lei, sono  Jess e Jason, la coppia perfetta dalla vita perfetta. Non come la sua.
Ma una mattina Rachel, su quella veranda, vede qualcosa che non dovrebbe vedere. E da quel momento per lei cambia tutto. La rassicurante invenzione di Jess e Jason si sgretola, e la sua stessa vita diventerà inestricabilmente legata a quella della coppia. Ma che cos’ha visto davvero Rachel?




Alla fine è arrivato anche per me il momento di confrontarmi con questa lettura, vista l'imminente uscita della trasposizione cinematografica. Ho corteggiato a lungo e a distanza questo romanzo prima di trovare il coraggio di affrontare un'eventuale delusione dopo tutto il bene che se n'è detto. Per fortuna l'ho trovato superlativo al punto che facevo fatica a staccarmi dalle pagine e per tre giorni mi sono portata appresso l'angoscia della curiosità divorante. L'aspetto più bello di questo libro è che è un thiller a tutti gli effetti ma da un'angolazione insolita. Altro che detective, qui a "condurre le indagini" è un'alcolizzata con serie turbe psichiche, che deve scavare dentro a ricordi annebbiati dai fumi dell'alcol (qui gli effluvi della fetida Lodra c'entrano poco) per arrivare alla sconcertante verità. Una protagonista che a tratti si fa odiare e a tratti suscita compassione ma per la quale ti ritrovi a fare il tifo perché in fondo è una donna comune con sogni e debolezze che ce la mette tutta per migliorarsi e superare i suoi traumi.
Il preambolo è inusuale, ma non inverosimile. Chi di noi non ha almeno una volta sbirciato in casa di qualcun altro per semplice curiosità? Certo, qui si raggiunge la soglia della maniacalità, ma stiamo parlando di una donna problematica che sfoga le sue carenze sentimentali immaginando la "vita perfetta" di due sconosciuti.
La narrazione a più voci e su diversi piani temporali è ben architettata e non scombussola il lettore. Ho trovato molto interessante l'introspezione psicologica delle tre donne coinvolte e ho apprezzato tantissimo il legame che si crea alla fine tra Rachel e Anna, a testimonianza che il destino condiviso di due donne maltrattate può far superare qualsiasi rivalità precedente.
Non mancano i colpi di scena, come qualsiasi thriller di tutto rispetto, ma quello finale che schiude il mistero al lettore mi ha sbalordito. Adesso sono solo curiosissima di scoprire se il flm rende il giusto tributo a questo libro stupendo.




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