“Scomparsa”,
Chevy Stevens. 364 pagg.
È
una mattina d'estate qualunque per la giovane agente immobiliare
Annie O'Sullivan quando si presenta un potenziale acquirente dal
sorriso gentile. Non è così. L'uomo le punta una pistola addosso e,
dopo averla drogata, la chiude in un furgone. Al risveglio, Annie
scopre di essere stata portata in una casa sperduta tra le montagne.
Dove si trova? E chi è quell'uomo? Intrecciato con la storia
dell'anno di prigionia che viene svelata durante gli incontri con la
psichiatra - un secondo filo narrativo racconta l'incubo del ritorno
dopo la liberazione: la lotta di Annie per ricomporre un'esistenza
ormai spezzata, le ricerche della polizia per identificare il
rapitore e il turbamento per la consapevolezza che questa esperienza,
sebbene conclusa, è molto lontana dall'essere superata.
“Dalia
Nera”, James Ellroy. 394 pagg.
Non
si muovono certo in un mondo di illusioni Lee e Dwight, poliziotti,
pugili, amici. Eppure è un orrido delitto a sconvolgere per sempre
la loro vita: il massacro di Elizabeth Short, la "Dalia Nera",
ragazza leggera, allegra, imprudente, prostituta a tempo perso. Una
delle tante vittime consenzienti dello show business e soprattutto di
sé stessa. E quando Lee scompare misteriosamente, per Dwight le
indagini si trasformano in una tremenda ossessione.
“L'amore
bugiardo”, Gillian Flynn. 462 pagg.
Amy
e Nick si incontrano a una festa in una gelida sera di gennaio. Uno
scambio di sguardi ed è subito amore. Fino a che, la mattina del
loro quinto anniversario, Amy scompare. È in quel momento, con le
tracce di sangue e i segni di colluttazione a sfregiare la simmetria
del salotto, che la vera storia del matrimonio di Amy e Nick ha
inizio. Che fine ha fatto Amy? Quale segreto nasconde il diario che
teneva con tanta cura? Chi è davvero Nick Dunne? Un marito devoto
schiacciato dall'angoscia, o un cinico mentitore e violento, forse
addirittura un assassino? Raccontato dalle voci alternate di Nick e
Amy, "L'amore bugiardo" è una incursione nel lato oscuro
del matrimonio.
“La
fidanzata perfetta”, Karen Hamilton. 283 pagg.
È
sera e Juliette sta preparando un piatto speciale al curry per il suo
fidanzato. Ma quando Nate rientra a casa e non ricambia il suo
abbraccio, Juliette capisce subito che qualcosa non va. "Ho
bisogno di spazio" esordisce e, mentre le comunica che la loro
storia è finita, Juliette deve aggrapparsi al piano della cucina per
non cadere. E sette mesi dopo, non pensa ad altro che a riportarlo
nella sua vita. Con ogni mezzo. “Attieniti al piano. Attieniti al
piano. Se non ti prepari, ti prepari a fallire": è questo il
mantra che Juliette ripete tra sé mentre Nate sta per cadere in
trappola come una falena vicina alla luce. Ma chi è veramente Nate?
E quali ombre stanno riaffiorando nella mente di Juliette?
“La
ragazza del treno”, Paula Hawkins. 306 pagg.
La
vita di Rachel non è di quelle che vorresti spiare. Vive sola, non
ha amici, e ogni mattina prende lo stesso treno, che la porta dalla
periferia di Londra al suo grigio lavoro in città. Seduta accanto al
finestrino, può osservare, non vista, una coppia, un uomo e una
donna senza nome che ogni mattina fanno colazione in veranda. Ma una
mattina Rachel, su quella veranda, vede qualcosa che non dovrebbe
vedere. E da quel momento per lei cambia tutto. La rassicurante
invenzione di Jess e Jason si sgretola, e la sua stessa vita
diventerà inestricabilmente legata a quella della coppia. Ma che
cos'ha visto davvero Rachel?
“L'altra
donna”, Susan Crawford. 294 pagg.
È
un giorno di neve quando la macchina di Joe slitta sul ghiaccio e lo
schianto contro un albero lo uccide sul colpo. La donna che è al suo
fianco non avrebbe mai dovuto trovarsi lì, in quella macchina,
accanto a quell'uomo che non è suo marito. Così davanti a Dorrie si
spalanca l'abisso: cosa fare? Salvare la propria vita o almeno le sue
apparenze; oppure scendere da quella macchina, abbandonare l'uomo che
ha amato, e uscire di scena? In una frazione di secondo, d'istinto,
Dorrie abbandona l'auto. Peccato che la moglie di Joe, la donna da
cui lui tornava a casa tutte le sere, sembri decisa ad andare fino in
fondo. Dorrie ha paura. Che ne sarà della sua vita perfetta?
“Non
ti faccio niente”, Paola Barbato. 420 pagg.
1983.
Trentadue bambini in sedici anni. Tutti tenuti per tre giorni da un
uomo che cerca di realizzare i loro desideri e li restituisce alla
famiglia, felici. Quando la polizia comincia a collegare i rapimenti
lampo, l'uomo scompare. 2015. Scompare Greta, la figlia di Remo
Polimanti, come lui era scomparso trent'anni prima. Anche lei viene
subito restituita alla famiglia, ma priva di vita. Greta non è che
la tappa iniziale di una scia di sangue che collega i figli dei
bambini rapiti anni prima. Ma perché il rapitore "buono"
si è trasformato in un assassino? O forse c'è qualcuno che intende
emularlo. O sfidarlo. O punirlo.
“Imperium”,
Robert Harris. 347 pagg.
Cicerone
era un avvocato promettente, oltre che un affascinante oratore. Non
discendeva da una delle grandi famiglie aristocratiche, non poteva
presentare il conto dei favori politici elargiti dai suoi antenati,
non disponeva delle enormi ricchezze di Crasso. A raccontare la sua
straordinaria vicenda è il fedele Tirone, il segretario particolare
sempre al suo fianco nei momenti più radiosi e in quelli più
difficili, testimone dei suoi incontri privati e latore dei suoi
messaggi segreti.
“Rebecca,
la prima moglie”, Daphne Du Maurier. 383 pagg.
Una
giovane dama di compagnia in vacanza a Montecarlo; Maxim de Winter,
un affascinante vedovo che le propone di sposarlo; Manderley,
un'inquietante castello della Cornovaglia che sembra vivere nel
ricordo di Rebecca, defunta moglie del giovane sposo, la cui
inquietante presenza incombe sulla nuova coppia ogni giorno di più.
Ma il racconto è soprattutto l'indimenticabile storia di una giovane
donna consumata dall'amore e alla disperata ricerca della sua
identità.
“La
contessa nera”, Rebecca Johns. 323 pagg.
Ungheria,
1611. L'alba illumina l'imponente castello di Csejthe. Nella torre
più alta, una donna completamente vestita di nero è sveglia da ore.
Murata viva in una stanza fino alla morte: così ha decretato il
conte palatino. Ma chi è davvero la donna imprigionata tra le gelide
pietre di Csejthe? È solo vittima di una cospirazione per toglierle
il potere? O il male è l'unico modo per Erzsébet di sopravvivere in
un mondo dominato dagli uomini? La contessa nera si ispira alla
figura della prima serial killer della storia, Erzsébet Bàthory, la
contessa sanguinaria. Padrona spietata, torturatrice di centinaia di
giovani donne, assassina crudele.
“Odessa
Star”, Herman Koch. 317 pagg.
C'è
una cosa più triste di arrivare a cinquant'anni e accorgersi di non
aver realizzato i propri sogni: lamentarsene. E lamentarsi è proprio
quello che Fred Moorman fa in continuazione, travolto dalla più
classica delle crisi di mezza età. Quando però una sera, in un
cinema di Amsterdam, Fred riconosce Max G. un vecchio compagno di
scuola scapestrato e poco promettente e lo trova impeccabilmente
vestito, sicuro di sé, in compagnia di una donna meravigliosa e
scortato da un gorilla armato, non può che lamentarsi, per
l'ennesima volta, di aver sbagliato tutto nella vita. È disposto a
tutto per recuperare l'ammirazione del figlio e la stima della
moglie, per cui stringe amicizia con Max e la sua guardia del corpo,
Richard. Ma quando Fred capisce di essersi spinto troppo oltre e
cerca di prendere le distanze da quelle compagnie, una verità
inaspettata verrà a galla.
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